Reggio Emilia: REI al centro dell'innovazione
Continua il viaggio tra i nostri partner. Oggi parliamo di REI, con il suo direttore: Andrea Parmeggiani.
“REI è stata rifondata
l’anno scorso. Si tratta di un gruppo che svolge principalmente due attività:
da una parte c’è la fondazione, dall’altra la società che ha tra i soci
fondatori proprio la fondazione” - illustra il direttore generale Andrea
Parmeggiani " - la Fondazione REI si occupa di trasferimento tecnologico ed è sostenuta
da Unindustria Reggio Emilia e dalle Stu Reggiane, il developer che sta
riqualificando l’area delle ex Officine Reggiane, società partecipata dal
Comune di Reggio Emilia e Iren rinnovabili ”.
“Il nostro lavoro è valorizzare i risultati della ricerca e, simmetricamente, avvicinare le imprese al sistema delle università” continua il direttore. Un compito molto importante per il territorio, che non si limita al ruolo di facilitatori: “Siamo dei broker, creiamo contatti tra le due parti” Parmeggiani dettaglia il variegato mondo che sta sotto il cappello di REI “per conto dell’Università di Modena e Reggio Emilia, della Regione e del Comune gestiamo il Tecnopolo, il più “anziano” tra i dieci attivi in Emilia-Romagna. Per questo motivo e per l’unicità del luogo che ci ospita, così caratteristico, riceviamo spesso delegazioni dall’estero. Come fondazione inoltre gestiamo un incubatore di nuove imprese, collocato sempre dentro al Tecnopolo, ma ne apriremo uno molto più grande dentro il Parco Innovazione: sarà il luogo che accoglierà, oltre ai laboratori universitari, i reparti ricerca e sviluppo di grandi imprese” anticipa Parmeggiani.
“Meccanica e meccatronica,
agrifood e energie rinnovabili saranno i settori di riferimento
dell’incubatore, che altro non sono che quelli specifici del nostro territorio”
specifica il direttore.
Poi c’è la società REI Lab srl nata nel 2017, posseduta
al 40% da Fondazione REI e al 60% da Unindustria Reggio Emilia.
“Si tratta di
un laboratorio accreditato Accredia per prove nel settore della meccanica,
meccatronica e automotive. Abbiamo un impianto, con la camera anecoica, che è il
secondo più grande d’Italia fra quelli privati: arrivano da tutto il nord
Italia e anche dall’estero, lavoriamo con Lamborghini, Landini/McCormick, Cnh e molti costruttori
di macchine agricole” spiega Parmeggiani “inoltre c’è una sezione di prove
endurance per l’automotive rivolto a chi produce i componenti per le auto che
devono avere migliaia di ore di test: c’è un capannone intero con 14 macchine
solo per questo”.
La galassia REI è un terreno particolarmente fertile per far
crescere startup legate al mondo della ricerca. Per noi le business plan competition
diventano un ottimo modo per intercettare le migliori idee in
circolazione. “Oltre che con la Start
Cup Emilia-Romagna collaboriamo con Upidea, il programma promosso da Giovani Imprenditori Confindustria Emilia-Romagna
per cui due volte all’anno attiviamo dei percorsi di accelerazione di otto
mesi per circa 15 imprese”.
"Nella Start Cup
ospitiamo una tappa dello Scouting
Tour e i giorni di formazione del Techmeeting. La partnership grazie a noi si
allarga a Unindustria Reggio Emilia e, da quest’anno, all’ordine dei
commercialisti e alla Camera di Commercio”. Un lavoro che si nutre di relazioni
ma che soprattutto trova linfa vitale dalla rete regionale.
“Non potremmo fare
il nostro mestiere senza Aster e la Regione: siamo il riferimento della ReteAlta Tecnologia, le aziende possono rivolgersi a noi e trovare le risposte alle
proprie esigenze” aggiunge Parmeggiani “crediamo molto nel coordinamento
regionale perché ci permette di moltiplicare i nostri risultati”.
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