MylBread, quando l’innovazione arriva dalla tradizione

Se il fuoco sacro dell’imprenditoria ti brucia dentro (eh sì, esiste), allora non puoi far altro che abbandonare la via più sicura per seguire la tua strada.

Così, con il pallino da imprenditrice dall’età dell’università, a 25 anni Elena Galli decide di licenziarsi dalla grande azienda e rinunciare a straordinari e trasferte pagate per creare una sua impresa. Non perde tempo. Si iscrive al Food Innovation Program, partecipa alla Feeding Fair Hacking Malnutrition di Expo 2015, mette in piedi con Danilo Perozzi, Antonio Gagliardi e Lorenzo Salmi l’idea di MylBread e la vince.

Elena ci racconta la sua idea d’impresa durante la tappa bolognese dello scouting tour della Start Cup Emilia-Romagna. Mylbread permette di ordinare online su Bologna ceste di pane prodotto da piccoli panifici come una volta, con farine poco raffinate e lievitazione naturale. Perché è nella tradizione dei nostri nonni e in quel pane artigianale consegnato direttamente a casa grazie a corrieri in bici che Elena ha riscoperto un approccio più naturale al cibo. “L’eccessiva informazione tecnica e la volontà di ridurre l’alimentazione ad una serie di elementi nutritivi rischia di farci perdere il significato del cibo come elemento culturale e sociale. Bisognerebbe imparare ad ascoltare maggiormente il nostro corpo”, ci dice.

Oggi Elena è felice. Felice di dare sfogo alla sua forza creativa. “In azienda non esiste uno spazio di realizzazione così ampio per portare avanti i propri progetti. Qui invece devi metterti in gioco a 360 gradi”.