Snail Helix, la saggezza delle lumache
Sono abituate a nascondersi e condurre una vita lenta e silenziosa. A vederle così non immagineremmo mai le proprietà medicamentose che celano con sé. Eppure, già nell’antica Grecia, Ippocrate si serviva della loro bava per combattere le infiammazioni della pelle.
Lo sanno bene Roberta Rizzo, Andrea Alogna e Claudio Trapella che da quattro anni studiano all’Università di Ferrara le innumerevoli virtù del muco prodotto dalle lumache. Una secrezione di cui la chiocciola si serve per strisciare, lenire e cicatrizzare le piccole ferite che si procura durante gli spostamenti e restare attaccata a superfici verticali. Così sull’uomo promette di combattere rughe, acne e macchie della pelle, guarire cicatrici, ferite e curare la tosse.
La bava di lumaca non è replicabile in laboratorio. Si tratta quindi di un prodotto naturale al 100%, a tutt’oggi però non ancora certificato: non ci sono lavori e dimostrazioni scientifiche sulle sue proprietà e composizione. E Roberta, Andrea e Claudio hanno intenzione di colmare questo vuoto. Ci spiegano come nella tappa ferrarese dello scouting tour della StartCup Emilia-Romagna.
L’idea nasce quando un ex compagno delle elementari che Claudio non vede da 30 anni lo contatta chiedendogli di caratterizzare la bava prodotta dalle lumache del suo allevamento, che estrae grazie ad una macchina inventata direttamente da lui. Così iniziano a studiare quegli esseri apparentemente indifesi scoprendone le mille virtù.
Ora l’intento di Roberta, Andrea e Claudio è creare uno spin off universitario per dimostrare le proprietà della bava di lumaca e realizzare un prodotto sanificato certificato pronto per l’utilizzo in cosmesi e sciroppi per la tosse.