Kase, così la spesa viaggia sicura

Sempre più italiani acquistano online. Secondo i primi dati del Politecnico di Milano, nel 2016 il mercato eCommerce B2C in Italia è cresciuto del 17% raggiungendo quota 19,3 miliardi di euro. E se il maggior contributo arriva ancora dal settore del turismo e dei trasporti, avanzano comparti fino a qualche anno fa solo marginali, come arredamento, home living e Food&Grocery.
Il mercato potenziale del food delivery in Italia è molto vasto: solo il 15% degli esercizi commerciali attivi nel settore enogastronomico oggi ha un servizio di consegne a domicilio. La partita si gioca sempre più sulla consegna del fresco e del freschissimo. Così tre ingegneri che stanno completando la specialistica all’UniMoRe e un esperto nella preservazione del cibo e nella gestione dei suoi scarti hanno creato Kase: una piccola box che combina materiali altamente isolanti, utilizzati in principio per le coperture negli shuttle, con un sistema di tracciabilità. Ci raccontano la storia del progetto durante lo scouting tour della StartCup Emilia Romagna.

Tutto nasce grazie ad una “sfida” lanciata durante il programma Challenge Based Innovation frequentato al Cern di Ginevra. Qui si mettono all’opera per sviluppare una soluzione che agevoli il servizio di consegna a domicilio dei prodotti alimentari deperibili rendendo il processo profittevole per i retailer, che grazie alla box in grado di conservare perfettamente il cibo per 12 ore risparmierà gli alti costi dei camion frigo, e vantaggioso per il cliente che saprà in ogni momento dove si trova la sua spesa senza doverla attendere inutilmente a casa.

Oggi i founder Francesco Attanasio, Marco Paparo, Dario Cortesi e Marco Caselli stanno lavorando all’ottimizzazione del prototipo. A fine 2016 il servizio sarà pronto per un mercato pilota.