La nuova energia del Paese si chiama open innovation. La formula Iren

Lavorare insieme per crescere. Così oggi grandi e piccole aziende si contaminano al grido di “Open innovation!”. Secondo un’indagine condotta da Accenture la collaborazione tra aziende e startup (o altri soggetti innovatori) può generare in tutto il mondo una potenziale crescita di circa 1,5 trilioni di dollari, pari al 2,2% del Pil globale, e solo nel nostro Paese – ancora indietro – un incremento di 35 miliardi di euro (l’1,9% in più del Pil).

Lo sa bene il Gruppo IREN che dal 2010 da energia al territorio e ha sposato la filosofia dell’open innovation per attrarre le migliori competenze attive nella ricerca. “Attualmente abbiamo in portafoglio 12 progetti finanziati dalla Ue ed un progetto dal MIUR, che ci permettono di relazionarci con partner di altissimo livello in oltre 90 città europee”, ci racconta il Direttore Innovazione ed Internazionalizzazione del Gruppo Enrico Pochettino. Anche per questo, dopo tre anni di partecipazione come main sponsor del Premio Nazionale Innovazione, a cui confluiranno i finalisti delle Start-Cup regionali, hanno deciso di sostenere le due competizioni regionali dell’Emilia Romagna e della Liguria. “Alcune start-up che in una competizione multi-settoriale non riescono ad accedere al premio nazionale, possono essere per noi di interesse per attinenza ai nostri business e coerenza con i nostri obiettivi di ricerca”.

Il Gruppo IREN opera principalmente nel Nord-Ovest d’Italia, in Piemonte, Liguria ed Emilia Romagna Occidentale. In questi territori, come recita il loro claim “danno energia al territorio” promuovendo un nuovo modello di sviluppo territoriale centrato sull’innovazione di processo e di prodotto e sull’innovazione sociale. Nel piano industriale 2015-2020 il 98% degli investimenti previsti è destinato allo sviluppo territoriale con un forte impatto per le economie locali. “Sicuramente però ci vogliamo distinguere – ci spiega Pochettino –  per gli investimenti sugli intangibles ed in particolare per il rapporto con i cittadini utenti dei nostri servizi. Tra gli strumenti che abbiamo adottato ci sono i Comitati Territoriali, organizzati su base provinciale e che appresentano un canale di dialogo innovativo per il confronto e la progettazione tra il Gruppo e tutti i portatori di interesse delle varie comunità, in merito ai servizi aziendali e ai temi della sostenibilità ambientale e sociale. Ai comitati si affianca “IrenCollabora.it”, primo esempio a livello nazionale di piattaforma di progettazione partecipata”. A tutto ciò si affianca l’impegno per uno sviluppo sostenibile: solo nel settore della cogenerazione e del teleriscaldamento, in cui è leader italiano, ha consentito di evitare l’emissione in atmosfera di oltre 2 milioni di tonnellate di CO2.

Innovazione è oggi la parola d’ordine per il nostro Paese. Ma per Enrico Pochettino c’è ancora molto da fare per agevolare le imprese che rischiano propri capitali nello sviluppo di prodotti e servizi innovativi. “Penso ad esempio agli strumenti nazionali di finanziamento della ricerca che sono meno attraenti di quelli europei, sia in termini tassi di copertura dei progetti di ricerca, sia in termini di rigidità e burocrazia nelle regole di adesione”.