Start Cup: una palestra anche per le banche
“Start Cup è una palestra dove anche le banche hanno qualcosa da imparare!”. Per questo motivo la BCC ravennate, forlivese e imolese ha deciso di mettere a disposizione, come Credito Cooperativo (insieme a EmilBanca), un contributo speciale in denaro per il primo progetto classificato.
“Abbiamo deciso di appoggiare la Start Cup per migliorare il nostro livello di confidenza con questi temi, ci facciamo in pratica un po’ di esperienza” – spiega Roberto Pesaresi, responsabile marketing della BCC – “noi generalmente abbiamo a che fare imprese già avviate, qui invece abbiamo l’opportunità di vedere tutto il percorso di progettazione”.
Questa è la prima volta che l’istituto di credito decide di contribuire alla Start Cup anche se sul territorio di competenza sostiene Experiment, un concorso rivolto ai progetti degli studenti delle superiori ad Imola, e frequenta gli incubatori e i centri per l’innovazione come Innovami di Imola, Centuria di Lugo e Faenza e Colabora di Ravenna.
“Per noi è stata un’occasione di osservare da vicino l’andamento della ricerca grazie al contatto con i team che vengono dall’università” – dice Pesaresi. Per la BCC questo è uno degli obiettivi inseriti nel piano strategico, tanto che si sta pensando a confezionare servizi ad hoc per le neoimprese. “Anche noi abbiamo innovato lanciando una minilinea dedicata all’avvio d’impresa” – annuncia il responsabile – “stiamo lavorando anche al crowdfunding con Idea Ginger ma al momento questo progetto è orientato all’associazionismo”.
La banca di credito cooperativo si sta dimostrando tutt’altro che immobile e, per stare al passo con i tempi, si è messa a studiare. “Dalla Start Cup, da Aster e da tutti i soggetti che si occupano di innovazione stiamo apprendendo molto” – aggiunge il responsabile marketing – “dobbiamo colmare il gap che c’è tra di noi e questa tipologia di imprese ricche di sfaccettature”.
“È in atto un vero e proprio cambio di percezione e dal nostro osservatorio registriamo che i neoimprenditori di oggi da noi hanno più consapevolezza rispetto a un tempo” – sottolinea Pesaresi – “e StartCup è un percorso che ci piace proprio perché insiste molto sulla parte formativa”.
“Come banca ci auguriamo che questo concorso abbia una buona risonanza e che possa dare il via alla creazione di una rete che riesca a mettere a fattor comune le competenze di tutti i soggetti coinvolti che si occupano di startup e innovazione. Avere un unico interlocutore solido ed organizzato su questi temi sarebbe un beneficio anche per noi”.