Bettery: la batteria liquida ricaricabile e 5 volte volte più potente

Ossigeno e litio insieme per una batteria liquida con una portata fino a cinque volte superiore a quelle ora in commercio. Rivoluzionare il mercato dell’energetica è l’ambizione di Bettery, lo spin off universitario creato da Francesca Soavi e Francesca De Giorgio, rispettivamente ricercatrice e post-doc del laboratorio di elettrochimica dei materiali per l’energetica del dipartimento di chimica dell’Università di Bologna.

Nessox, la batteria in questione, è il frutto di oltre otto anni di studi e al momento trova applicazione nel campo delle energie rinnovabili per puntare al settore della mobilità sostenibile e dei droni. “Abbiamo visto che disegnando una batteria che avesse una componente liquida basata su questa chimica funzionava bene” – dice Francesca Soavi – “la durata era nettamente superiore alle altre e inoltre può essere ricaricata molto velocemente sostituendo il liquido come quando si fa rifornimento di carburante”.

“Le condizioni meteo condizionano la produzione di energia elettrica data la loro discontinuità” – spiegano le ricercatrici parlando di impianti da fonti rinnovabili “per non creare danni alla rete elettrica è necessario abbinare ai campi fotovoltaici un sistema di accumulo dell’energia che la distribuisce in modo controllato”.

Le due Francesche per illustrare il funzionamento di Nessox a chi non ha dimestichezza con l’argomento, paragonano la batteria a una cisterna che accumula acqua da usare quando ce n’è bisogno. “Maggiore è la cisterna, più grande sarà la capienza, così funziona la nostra batteria: Nessox è in grado di accumulare ed erogare una quantità di energia molto elevata proprio grazie agli elementi leggeri che sfrutta. Il tutto inoltre ad un costo competitivo”.

Bettery è in fase di costituzione e gran parte degli sforzi, anche economici, ora sono rivolti al brevetto internazionale. Il modello di business infatti dello spin off si concentra su una strategia di outlicensing. “Non ci metteremo noi direttamente a produrre batterie ma vogliamo vendere la licenza del brevetto. Per mostrare come funziona Nessox stiamo lavorando ora al prototipo”. “In questa fase stiamo affrontando molte spese” – continuano – “una buona parte delle risorse che cerchiamo di attrarre è destinata all’estensione del brevetto in Europa e non solo”. 

Dalla Start Cup le promotrici di Bettery cercano credito, in ogni senso. “Speriamo di conoscere possibili investitori che credano nel nostro progetto e che ci possano offrire un supporto per andare avanti”.