I finalisti della #StartCupER 2019

Dopo un’attenta selezione, intense giornate di prova sul campo e un’estate all’insegna della formazione è giunta l’ora di conoscere un po’ meglio chi sono i protagonisti della finale regionale dell’edizione 20190 della StartCup.
  • BIPOD Technologies
    La startup sta sviluppando un kit per supportare la diagnosi precoce del Parkinson.
«Vorremmo poter colmare quelle lacune relative alla diagnosi precoce di alcune patologie, partendo dal Parkinson. Il nostro sogno è quello di trovare quelle risposte che ancora mancano: sapere di essere d’aiuto alle persone con la ricerca per noi è una forte motivazione»

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  • Dispositivo in grado di riprodurre in laboratorio le condizioni fisiologiche e patologiche in cui si trovano le cellule nel corpo umano.

«Il nostro sogno è quello che il nostro dispositivo diventasse un nuovo paradigma per la sperimentazione: avere una selezione di farmaci più efficace in tempi più brevi porta un vantaggio per tutti e questo non è da trascurare visto che parliamo della vita delle persone»

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  • «Finalmente potremo toccare con mano gli sforzi delle nostre ricerche. Noi l’economia circolare di cui si parla tanto la mettiamo davvero in pratica: in questo momento di emergenza climatica, poter trasformare un rifiuto in una risorsa è particolarmente importante.»B-PLAS
    La startup produce bioplastica partendo da fanghi di depurazione generando una risorsa da un rifiuto.

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  • Novac Supercap
    La startup intende sviluppare una nuova generazione di supercondensatori modellabili su qualsiasi superficie e volume.

«Modificare lo standard attuale dei supercondensatori sviluppando una nostra tecnologia, ecco, questo è il nostro sogno.»

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  • LacToLab
    La startup intende utilizzare il latte di scarto per la coltura cellulare in laboratorio secondo un principio di economia circolare.

«Vogliamo introdurre un grosso cambiamento nel mondo della ricerca con un prodotto sostenibile dal punto di vista economico, etico e che rimette in circolo delle risorse che altrimenti andrebbero sprecate. Il nostro team è giovane e motivato: è uno dei nostri maggiori punti di forza.»

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  • rECOver
    La startup recupera gli scarti dell’industria ittica e li trasforma in ingredienti cosmetici naturali da utilizzare nelle creme solari.

«È bello vedere la nostra ricerca diventare un progetto con una ricaduta concreta sull’ambiente e sulla salute delle persone. Il nostro sogno è continuare su questa strada e mettere a sistema la nostra tecnologia su scala più ampia.»

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  • Training Machine (EyeCan)
    Il proposito della startup è quello di abilitare l’uso dell’intelligenza artificiale in ambito industriale.
«Creare un’azienda in cui continuare a fare ricerca e crescere una generazione di scienziati adeguatamente pagata che possano ambire alle stesse soddisfazioni dei colleghi che vivono e lavorano all’estero: ecco, questo è quello che ci piacerebbe fare.»

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  • GRAD
    Il progetto mira a costruire una banca dati di “verità a terra” (ground truth) da vendere alle aziende downstream del settore Earth Observation per validare i prodotti derivati dalle immagini satellitari.

«A prescindere da come andrà la competizione, noi continueremo a impegnarci su questo ambito di ricerca. Il settore, che ha enormi potenzialità, permetterebbe alle aziende di risparmiare. Muovere le persone nel mondo costa, in termini non solo economici ma anche di sostenibilità. Solo questo per noi è un buon motivo per andare avanti.»

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  • SiNBioSys
    La startup ha messo a punto un metodo di sintesi di quantum dot di silicio dalle molteplici applicazioni.

«Con questo progetto vogliamo liberare la ricerca nel mondo perché vediamo i vantaggi oggettivi della nostra scoperta. Diventare imprenditori sarà una sfida ma ci lavoreremo. Avviare una startup nell’ambito dei nanomateriali della chimica è il nostro obiettivo.»

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  • FAMI
    La startup sta sviluppando un dispositivo per analizzare l’impedenza del corpo umano nel settore sportivo e del wellness.

«L’obiettivo è quello di lanciare una startup competitiva in Italia e all’estero. Il dispositivo può rappresentare una svolta nel settore perché accontenta gli sportivi che ricercano la performance e dà l’opportunità a chi vuole perdere peso in modo positivo di monitorare l’andamento della propria dieta con risultati validi e facili da comprendere.»

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