Intervista con Manageritalia Emilia-Romagna

Manageritalia Emilia-Romagna è partner della nostra business plan competition.

Cristina Mezzanotte, vicepresidente dell’associazione, ci ha spiegato le ragioni del loro impegno sulla Start Cup.

 

  • Cosa ha messo in campo la vostra associazione per la Start Cup Emilia-Romagna?

Manageritalia Emilia-Romagna ha messo a disposizione un premio speciale di € 5000 oltre ad un’attività di mentorship per le fasi antecedenti all’arrivo sul mercato della startup. Questo per noi è il secondo anno e probabilmente confermeremo la collaborazione con ART-ER.

  • Come mai avete deciso di impegnarvi nella nostra business plan competition?

Il motivo principale è quello di dare una mano alle nuove generazioni con un aiuto concreto in denaro ma non solo: un aspetto a cui teniamo molto è quello della mentorship offrendo competenze manageriali determinanti per i progetti di business delle startup.
Con la Start Cup alleniamo i manager associati ad ascoltare questi progetti nell’ottica di capire chi davvero può diventare azienda solida e con un futuro di crescita e sviluppo. La competizione è servita anche a noi: siamo cresciuti in termini di consapevolezza nella valutazione di business plan dei finalisti.

  • Come si concretizza il vostro impegno?

Ogni anno uno o due manager di MIER diventano i mentor della startup e danno un aggiornamento al Consiglio che li ha incaricati. Diamo una mano nell’aggiornamento dei business plan, nei piani marketing e soprattutto nelle relazioni di cui i giovani imprenditori hanno bisogno.

  • Chi avete già sostenuto e come è stata l’esperienza?

Nel 2018 abbiamo premiato MammaBlock. Si tratta di una startup fondata da mamme blogger: le imprenditrici, partendo dalla propria esperienza, si sono inventate una soluzione innovativa migliorare l’accoglienza per le famiglie in viaggio con i passeggini. Ora sono un’azienda costituita, il loro prodotto è brevettato e pronto, hanno un catalogo commerciale e una micro-rete di vendita pronta per ricevere ordini della clientela.

  • Dal vostro osservatorio, come vedete questo mondo?

È un mondo che seguiamo da vicino con grande interesse. Oltre a Start Cup, siamo partner di Doorway. Si tratta di una piattaforma di equity investing on line nata a Bologna in cui MIER promuove la raccolta fondi presso la propria comunità di associati e propone un manager come amministratore della società, entrando in questo modo nella gestione operativa della startup. I manager coinvolti diventano, pertanto, dei ‘soci’ business angels. Se con la Start Cup seguiamo la prima fase di vita delle startup, con Doorway seguiamo una fase più matura di queste imprese.

  • Cosa può fare un organismo come il vostro per le startup anche quelle che vengono dal mondo della ricerca?

Siamo l’associazione dei dirigenti, quadri ed executive professional del terziario, turismo e trasporto, un po’ distanti dal mondo della ricerca. Nell’ultima edizione della Start Cup abbiamo premiato Lac2Lab, una startup che viene dalla ricerca con l’obiettivo di farla diventare un’azienda vera e propria. Abbiamo incontrato il team durante il nostro ultimo Consiglio ed abbiamo chiesto loro quali fossero le loro richieste ed esigenze. Insieme ci siamo dati obiettivi in termini di networking e next step.

  • Tornando alla Start Cup, come giudicate i progetti che hanno partecipato a questa edizione?

I founder vengono formati sulle fasi di prima strutturazione dell’impresa. In ART-ER ricevono supporto su tutti i comparti della vita aziendale. Hanno consapevolezza di come cercare supporto nelle fasi antecedenti l’arrivo sul mercato. Nella nostra esperienza diretta abbiamo conosciuto giovani imprenditori motivati e determinati. Siamo certi che ce la faranno.