AdapTronics vince la Start Cup!
Una tecnologia nel campo della meccatronica-robotica per rendere il packaging intelligente e la logistica sostenibile, batterie reversibili in grado di produrre energia dall’idrogeno e idrogeno dall’acqua e un sensore biocompatibile in vivo che monitora in tempo reale la composizione della linfa nelle piante misurando il loro stato di salute: eccoli i tre progetti arrivati sul podio della Start Cup Emilia-Romagna 2021.
AdapTronics, Resoh+ e Bioristor hanno vinto la business plan competition organizzata da ART-ER e dalla Regione Emilia-Romagna in collaborazione con le Università, i centri di ricerca e gli altri partner sul territorio.
I tre si sono aggiudicati il montepremi di 30mila euro – rispettivamente 15mila, 10mila e 5mila – messo sul piatto dai partner dell’iniziativa Philip Morris Manufacturing & Technology Bologna, Intesa San Paolo, Iren Spa e Unitec Spa.
La platea presente all’evento che si è svolto il 20 ottobre in forma ibrida negli spazi di BIG – Boost Innovation Garage, la sede della community nata dalla collaborazione tra Fondazione Carisbo e Associazione Techgarage, era composta da imprenditori, esperti e investitori, alcuni dei quali nella veste di giurati.
I dieci progetti presentati sono il frutto di un lungo processo di selezione e formazione, iniziato in primavera, per la seconda volta in remoto a causa delle restrizioni dovute al Covid, e completato il 20 ottobre con la finalissima (qui per leggere le interviste). In totale si sono candidati a questa edizione 43 team provenienti dal mondo della ricerca oltre ai 4 che si sono presentati per la sezione speciale. Complessivamente sul territorio emiliano-romagnolo sono 125 le persone (di queste 45 sono donne) che hanno deciso di scommettere sulla loro idea.
Hanno condotto il pomeriggio Marina Silverii, direttore operativo di ART-ER, insieme a Cosmano Lombardo, founder e CEO di SearchOn Media Group.
«Questo è il momento in cui tutti gli attori del nostro ecosistema si incontrano per partecipare a un percorso di accrescimento reciproco ed è un privilegio poter ascoltare e vedere dal vivo le idee e i progetti d’impresa» ha sottolineato Marina Silverii approfittando per esprimere soddisfazione per come la capillare rete emiliano-romagnola costituita da università, la associazioni degli imprenditori, gli incubatori abbia funzionato, ognuno per le sue competenze, dallo scouting al mentoring.
«La Regione Emilia-Romagna intende lavorare a 360° insieme agli altri attori coinvolti sul fronte delle imprese perché siamo in un momento molto rilevante e ricco di opportunità inimmaginabili fino a solo un anno fa» ha dichiarato Morena Diazzi, direttore generale della direzione Economia della conoscenza, del lavoro e dell’impresa della Regione Emilia-Romagna, intervenuta per un saluto istituzionale «nel prossimo periodo, tra le attività previste, svilupperemo una imprenditorialità basata sulla ricerca interconnettendo le università. Inoltre potremmo considerare che avremo l’opportunità di attingere a nuove misure finanziare estremamente interessanti».
Venendo alla competizione vera e propria, i team si sono sfidati in due sessioni separate di pitch. Per presentare il progetto in gara, hanno avuto modo di sfruttare al meglio i cinque minuti messi loro a disposizione, a cui si sono aggiunti i due minuti per le domande dalla giuria.
«Sono diverse le sfide di cui ci stiamo occupando con la nuova programmazione, c’è una transizione ecologica, energetica, sociale e digitale che porta con sé una necessità di innovazione che va la di là dei settori» ha detto Roberto Ricci Mingani, responsabile del servizio Qualificazione imprese della Regione Emilia-Romagna che ha preso la parola tra una sessione e l’altra «quello del pubblico non è un ruolo semplice ma fondamentale anche per accompagnare le startup, assecondando i loro bisogni senza rinunciare però a un occhio critico quando serve».
Prima della premiazione inoltre, Philip Morris Manufacturing & Technology Bologna, Iren Spa, Unitec Spa, Intesa San Paolo, partner della Start Cup, hanno partecipato ad una tavola rotonda sul tema del supporto delle imprese ai progetti innovativi anche nell’ottica dell’Open Innovation.
L’evento, che si può rivedere sul profilo Facebook di EmiliaRomagnaStartUp, è stato quindi l’occasione per un aggiornamento sulla situazione in ambito startup da più punti di vista dopo tanti mesi di riunioni e incontri solo virtuali.
Ora per i team premiati non è tempo di riposare sugli allori: martedì 30 novembre e venerdì 3 dicembre si terrà a Roma l’edizione 2021 del PNI, organizzata dall’Università degli Studi di Roma «Tor Vergata».
Ad AdapTronics dell’Università di Bologna, REsoH+ dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia e Bioristor di IMEM CNR Parma si aggiungerà Gazza Eco Friendly dell’Università del Sacro Cuore di Piacenza. Ai team che rappresenteranno l’Emilia-Romagna al Premio Nazionale dell’Innovazione non ci resta che augurare un grande in bocca al lupo!
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Qui il link alla pubblicazione realizzata per la finale con le descrizioni dei 10 progetti finalisti.