BIORISTOR, ADAPTRONICS E RESOH+ ALLA FINALISSIMA DEL PNI

Il podio della Start Cup Emilia-Romagna passa alla finalissima in programma venerdì 3 dicembre: Bioristor, Adaptronics e REsoH+ superano infatti la prima giornata del PNI e diventano tre delle 16 startup che si contenderanno gli ambitissimi premi e titoli.

Sono 63 i progetti che si sono sfidati al Premio Nazionale per l’Innovazione 2021, arrivati alla due giorni dell’evento dopo essere stati selezionati dalle 15 business plan competition regionali promosse da 51 tra atenei, incubatori accademici e enti di ricerca pubblici associati a PNICube.

Le idee di impresa presentate appartenevano alle quattro categorie considerate strategiche per lo sviluppo del paese: Cleantech&Energy (14 progetti), ICT (12), Industrial (15), Life Sciences (22). I progetti approdati al PNI dall’Emilia-Romagna hanno fatto centro nei due settori che erano chiamati a rappresentare: Bioristor ha partecipato nel «campionato» Cleantech&Energy sostenuto dal main sponsor IREN insieme a Gazza Ecofriendly Solutions, la quarta startup in campo, mentre AdapTronics e ReSoh+ «giocavano» per l’Industrial.

«Dalla ricerca all’impresa per un futuro sostenibile»: questo il titolo scelto per l’edizione del PNI, per la prima volta in Lazio, ospitata dall’Università degli Studi di Roma «Tor Vergata». «Sostenibilità» infatti può che essere la parola chiave legata all’innovazione anche in vista del PNRR che, specialmente per quanto riguarda la componente «dalla ricerca all’impresa» della missione 4 del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, si pone l’obiettivo di innalzare  il  potenziale  di  crescita  del  sistema economico rafforzando i sistemi di ricerca e la loro interazione con il mondo delle imprese e delle istituzioni.

«Le nuove imprese portano avanti da un lato l’innovazione e dall’altra creano occupazione oltre a portare crescita e cambiamento» sottolinea Alessandro Grandi, presidente pro tempore di PNICube «in queste startup vediamo i risultati della ricerca sviluppati in seno alle nostre università».

In palio nella finalissima di venerdì 3 dicembre un premio da 25mila euro per ogni categoria e il titolo di vincitore assoluto del PNI 2021, riconoscimento che garantirà all’istituzione  accademica  di  provenienza  la  Coppa  Campioni  PNI. A questi si aggiungono i vari premi speciali rivolti a tutti e 63 i progetti per un montepremi complessivo di 1,5 milioni di euro.

La novità di quest’anno è l’istituzione del premio promosso dall’Ateneo di Roma «Tor Vergata» per la migliore startup innovativa sociale in collaborazione con Intesa Sanpaolo e Intesa Sanpaolo Innovation Center e il premio rivolto alla migliore startup innovativa giovani, in collaborazione con Gruppo Giovani Imprenditori Unindustria. Saranno inoltre assegnati il Premio LIFTT Innovation Contest, il Premio Mito Technology «PoC of the Year di Progress Tech Transfer», il Premio Unicredit Start Lab, il Premio Speciale InnovUp, Premio Speciale EIT Health e la Menzione Speciale «Pari Opportunità».

«Il PNI avrà i suoi vincitori, certo, ma tutte le startup che sono arrivate qui hanno già vinto perché potranno entrare in contatto con i diversi attori dell’ecosistema qui chiamati a raccolta» aggiunge Grandi «inoltre ricordiamoci che sarà infine il mercato e la società a selezionare le imprese capaci di contribuire ai cambiamenti di cui abbiamo bisogno adesso».

Il team di ART-ER augura un enorme in bocca al lupo a Bioristor, Adaptronics e REsoH+ per la finalissima e a Gazza che può ancora aggiudicarsi un premio speciale.