L’application per la Start Cup: i nostri consigli

Favorire la nascita di startup facendo dialogare tra loro il mondo della ricerca e quello dell’impresa è la mission della Start Cup Emilia-Romagna. Alla vigilia della scadenza del bando dell’edizione 2022 Niccolò Sanarico, CTO di Primo Ventures e partner di Primo Digital, durante un webinar ha illustrato l’application da presentare entro il 9 maggio 2022 dalla prospettiva del valutatore e/o investitore. Quindi, oltre a spiegare il concetto di innovazione e di value proposition, ha parlato del mercato e dell’importanza del team, cercando di stimolare l’attenzione degli aspiranti startupper ribaltando il punto di vista di chi è alle prese con la candidatura.
Ha sottolineato le trappole in cui è facile scivolare se è la prima volta in cui si incontrano i pilastri della creazione d’impresa, offrendo al contempo alcuni stratagemmi da adoperare per una più semplice e lineare compilazione della domanda.

Ecco di seguito alcuni highlights. Per chi si fosse perso il webinar, niente paura: lo potete trovare qui alla sezione MEDIA sul menu del nostro sito.

https://www.startcupemiliaromagna.it/video/

 Cos’è l’innovazione

Edward B. Roberts, uno dei più grandi esperti di imprenditorialità, scriveva nel 1988 nel volume Managing Invention and Innovation questa equazione: Innovazione = Invenzione + Commercializzazione. Passato del tempo forse è più corretto sostituire quel «più» con un «per»: la moltiplicazione tra i due fattori rende ancora più forte il concetto di potenzialità in termini di crescita. In particolare, innovare non significa solo creare qualcosa di nuovo ma fare in modo che quel qualcosa sia utile per l’economia e abbia un impatto sulla società. Nel momento in cui state delineando il vostro progetto non trascurate l’invenzione per la commercializzazione o viceversa: cercate di trovare un equilibrio tra i due fattori mettendo al centro della vostra analisi l’uno e l’altro.

La value proposition

In poche parole la value proposition è l’insieme dei benefici che un prodotto o un servizio offre ai propri clienti. L’obiettivo è individuare un problema e offrire una soluzione: questo è uno dei cardini attorno cui ruota il percorso della Start Cup. Sembra banale ma non lo è perché la sfida è quella di esaminare il progetto da ogni sua angolazione andando a sezionare l’idea in ogni suo aspetto.

Occhio alla domanda: il tutto va spiegato con un minimo di 1000 caratteri o un massimo di 3000. In questa fase è molto importante usare le parole giuste. In una parola lo storytelling deve essere efficace.

Quindi è bene spiegare cosa volete offrire con il vostro prodotto/servizio ma cercate di arricchire la descrizione con un’informazione che faccia emergere il valore aggiunto rendendo immediatamente visibile il beneficio per il cliente.

Il mercato di riferimento

Concetto da scolpire nella pietra: la sola condizione necessaria e sufficiente affinché esista un business, è che esista un cliente pagante. Il cliente non va assolutamente trascurato anche perché è con lui che bisogna fare i conti. Bisogna partire dal presupposto che il cliente non cambi facilmente le sue abitudini. Concentrarvi sulle persone vi darà una mano a ragionare.

Va da sé che è necessario conoscere il mercato di riferimento e con esso la concorrenza: chi offre lo stesso prodotto o servizio? Per rispondere, partite dal problema da risolvere: potrebbero esserci dei concorrenti là dove non state guardando perché appartengono magari a un altro settore non immediatamente riconducibile a voi. Non pensate di poter risolvere tutto: concentratevi su un massimo due priorità per i vostri potenziali clienti, evidenziando cosa offrite voi di diverso rispetto agli altri e con quale vantaggio.

Attenzione: se non trovate concorrenti, preoccupatevi!

L’investitore e/o il valutatore deve capire quanti clienti finali il vostro prodotto/servizio può raggiungere. Il calcolo da fare è piuttosto semplice ma in questa fase basta presentare delle ipotesi sulle persone da raggiungere, sul profilo di consumo a seconda del prodotto che ci stiamo immaginando e il prezzo che noi ci aspettiamo possa essere corretto per mettere il vostro prodotto/servizio sul mercato. Per quanto riguarda quest’ultimo punto, non essendo ancora voi sul mercato, basta considerare il prezzo che offre la concorrenza. Per definire il mercato invece andate a guardare chi compra prodotti simili, quelli che hanno un processo di commercializzazione analogo e i clienti che possono farvi da passaparola.

La realizzabilità

Il vostro progetto potrebbe essere solo un’idea oppure potreste avere già un prototipo a vostra disposizione o, ancora, potreste possedere già un brevetto in tasca. Su questo punto va premiata la sincerità soprattutto quando si devono esporre i potenziali ostacoli e i dubbi da risolvere: il valutatore/investitore interpreta una concreta valutazione del rischio come un segnale di serietà. Anche qui i caratteri sono 1000-3000 ma è importante condensare ogni risultato ottenuto e quelli che si intende raggiungere. Possono essere inseriti feedback da soggetti coinvolti a vario titolo: potenziali clienti, rudimentali ricerche di mercato, contatti con aziende per lo sviluppo etc. Attenzione: se c’è un brevetto o l’idea di depositarlo, dedicate un paragrafo a questo. Attenzione bis: spuntare sì alla voce «brevetto» anche se il brevetto è solo depositato. 

Il team

«Perché questo team, tra tutti, è il migliore possibile per avere successo con questa impresa?»: ecco la domanda che deve farvi da guida.

In questa fase segnalate soli i fondatori o almeno le persone dedicate al 100% al progetto. È vero che il mondo della ricerca è più complesso dal momento che il team molto spesso è allargato. Questo non è il punto in cui vanno sviscerati solo i titoli ma quello in cui si racconta un percorso fatto condito dall’esperienza non necessariamente nel settore in cui oggi vi cimentate. Inoltre la condivisione di un passato comune tra i membri può essere importante ma non cruciale. Se mancano figure nel vostro team, evidenziatelo: la crescita del vostro progetto è la priorità.

Nota bene: va indicato un referente operativo che non è necessariamente un founder ma qualcuno sul pezzo che può rispondere rapidamente a ogni richiesta di integrazione/informazione da parte del team della Start Cup.

TRL e IRL

Ricordate la moltiplicazione di cui abbiamo parlato all’inizio? Indicate il TRL del vostro progetto che indichi la maturità tecnologica della vostra invenzione. C’è anche l’IRL, l’indicatore che valuta la scala di maturità del business relativa alla sua commercializzazione. Non è richiesta ma ragionateci su.

La forma è importante

I valutatori devono leggere centinaia di domande. Una buona scrittura aiuta a rendere questo lavoro più scorrevole. Siate concreti: l’interlocutore ha bisogno di immaginare la vostra proposta senza pensare ai massimi sistemi. Il problema e la soluzione vanno descritti in maniera sintetica ed efficace, senza troppe sovrastrutture o giri di parole. Sfruttate bene i vostri 1000-3000 caratteri. Cercate di lavorare allo storytelling e fate trasparire la vostra voglia di crescere e di avere successo. Non bisogna avere paura delle proprie ambizioni.

La scelta del nome

Evitate nomi molto lunghi, strani o di difficile comprensione. Anche se siete all’inizio del vostro percorso, controllate se il dominio internet è libero. Pensateci ora per non dover correre ai ripari poi.

L’idea in una riga

Nell’application questa è una delle prime richieste a cui andate incontro. Sospendetela un attimo e concentratevi su questi 150 caratteri dopo avere lavorato a tutto il resto. Vedrete che dopo avere approfondito tutti gli altri aspetti del form, raccontare la vostra impresa in un flash sarà molto più semplice.

Bibliografia

Negli anni il team della StartCup anche in collaborazione con Niccolò Sanarico ha stilato una ricca selezione di testi e di fonti dove approfondire il tema startup. Qui potete trovare le indicazioni dei titoli che potete leggere se l’argomento vi appassiona anche dopo avere presentato la domanda. Per prepararvi invece all’application, ecco qualche suggerimento:

– YC Startup School (free) – https://www.startupschool.org

– OpenVC – https://www.openvc.app

– Risorse per imprenditori italiani (in Inglese) – https://harvest-iron-31a.notion.site/Resources-for-Founders-Investor-lists-cap-tables-pitch-decks-more-65198b4bbd9f44569e83262a4d45b419

Libri sul processo di avvio di impresa e sul design di un business model:

Bill Aulet – Disciplined Entrepreneurship (Wiley)

Alexander Osterwalder – Business Model Generation

In bocca al lupo!

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Se vuoi informazioni o supporto nella presentazione della candidatura contatta il nostro staff (https://www.startcupemiliaromagna.it/staff/).