I risultati del bootcamp: i 12 finalisti

La parola con cui si è aperta la fase finale del Bootcamp è stata «soddisfazione», ovviamente rispetto al lavoro svolto. L’ha pronunciata Sara Monesi, manager dell’Unità Startup di ART-ER accogliendo i team alla pitching session in chiusura della Fase 1 della Start Cup. 

Lo hanno confermato anche i tutor di Officine Innovazione di Deloitte, partner di questa edizione della business plan competition regionale, che hanno avuto il compito di aiutare gli aspiranti startupper a concentrarsi sul loro progetto d’impresa.

Sono 12 i team (di seguito l’elenco) che cominceranno una nuova e intensa fase di formazione, in vista della sfida finale prevista ad ottobre. I progetti sono stati valutati secondo 5 criteri: individuazione del problema, analisi del mercato e del target di riferimento, applicabilità industriale, efficacia del modello di business e qualità espositiva del pitch.

Il format della mattinata è stato questo: cinque minuti a testa per la presentazione (pitch a cura di un solo membro del team) e cinque minuti di Q&A da parte del panel di esperti composta dalla squadra di ART-ER, i docenti di Officine Innovazione di Deloitte e i rappresentanti delle associazioni degli industriali partner della Start Cup Emilia-Romagna.

La giornata conclusiva del Bootcamp è importante tanto quanto quella iniziale (qui il racconto). C’è un prima e c’è un poi che si può toccare con mano, tanto che appunto si passa alla valutazione dei progetti. Ma c’è anche un aspetto emotivo e personale che non va trascurato: nella sala in cui si è svolto il bootcamp, durante le giornate di esercizi sulla messa a punto del progetto imprenditoriale, in molti avranno riflettuto sul proprio futuro, al di là del mero risultato all’interno della competizione. 

Magari alcuni avranno compreso che l’imprenditore non è il mestiere della vita mentre altri avranno pensato che non vogliono allontanarsi dal laboratorio e diventare altro rispetto al ruolo che hanno nel mondo della ricerca. Ma è in queste occasioni che i team acquisiscono consapevolezza di ciò che forse non avevano ancora ben messo a fuoco: vogliamo davvero cambiare il mondo con la nostra startup?

Il bootcamp, infatti, è il momento in cui il team capisce se l’idea è quella giusta, ma forse non è ancora matura e va perfezionata. Un momento decisivo che è anche una delle opportunità del percorso della Start Cup: aprirsi a strade nuove, sperimentare, acquisire nuove conoscenze e, ancora di più, entrare nel network di EmiliaRomagnaStartup, il portale che aggrega tutte le opportunità per la creazione d’impresa innovativa in Emilia-Romagna. 

Auguriamo pertanto alle startup finaliste buon lavoro per i prossimi mesi che si preannunciano molto impegnativi ma altrettanto gratificanti. Il nostro in bocca al lupo va comunque a tutti: se avete bisogno, sapete dove trovarci.

Ecco i 12 finalisti:

  • 3DFlix (ICT) Piattaforma di intermediazione tra utenti che necessitano di stampare un oggetto3D e printers dislocati nel territorio.
  • AMARAD (ICT) Sensori radar a onde millimetriche per sistemi intelligenti utilizzabili in ambito biomedicale e industriale.
  • Folia (Industrial) Dal caffè al caffè: la silverskin come fonte di cellulosa per packaging e tessuti (ritirato)
  • H2energy – An energy change of perspective (CleanTech&Energy) Sviluppo e realizzazione di soluzioni e impianti hydrogen-based per la transizione ecologica.
  • HIDRA – Human Interaction in Disease Records and Atlases (Life Sciences)  Metamotore di ricerca per facilitare ed accelerare l’identificazione di nuovi target farmacologici e marcatori biomedici
  • LP TECH (già Nuove metodologie per la produzione low-cost di cranioplastiche paziente-specifiche in polimetilmetacrilato) (Life Sciences) Innovazione per produrre cranioplastiche paziente-specifiche: massimo risultato cosmetico e funzionale a basso costo per le aziende ospedaliere.
  • maTERia (CleanTech&Energy) Rivoluzionare il mondo attraverso metamateriali multifisici
  • PuffIDO (Life Sciences) Inalatore Universale amico dell’Ambiente.
  • ROBOSECT | Robotic Autonomous Switchgear Connection Testing (Industrial) Fornire un servizio di testing automatico di quadri elettrici alle aziende specializzate
  • Robotizr (Industrial) Implementare automazioni industriali diventa alla portata di tutti grazie a un sistema visuale no-code che sostituisce i linguaggi di programmazione.
  • SARA – SArcomi uterini e Radiomica e Artificial intelligence (Life Sciences) Creare un software con interfaccia grafica intuitiva che permetta la diagnosi differenziale tra lesioni benigne e maligne attraverso la radiomica (ritirato)
  • ZOTech (Industrial) Sistemi digitali, modulari, multi-canale, per il monitoraggio e la diagnostica predittiva di macchinari industriali e strutture/infrastrutture civili.

I risultati sono pubblicati nella sezione trasparenza di ART-ER.