Interviste ai finalisti 2024: WaveCELL
Dispositivo innovativo per il monitoraggio costante dello stato di salute e del livello di carica delle batterie. Ne parliamo con Athanas Kafia
Di che cosa vi occupate?
WaveCELL è un dispositivo che sfrutta la tecnologia a ultrasuoni per monitorare costantemente lo stato di salute e il livello di carica delle batterie, sia da un punto di vista complessivo sia per quanto riguarda la singola cella. Questa soluzione innovativa permette a ogni componente di essere sempre in condizioni ottimali.
Immaginate di poter sapere con precisione quando una batteria o una cella richiederà attenzione: si potranno così evitare guasti imprevisti prolungando la durata del sistema. Del resto il nostro focus principale è la sicurezza: analizziamo ciascuna cella per ottimizzarne l’uso e per ridurre al minimo i rischi. Rivoluzionare la gestione delle batterie, prolungandone la vita utile e migliorandone le prestazioni, contribuendo così a un futuro più ecologico e sostenibile è la missione di WaveCELL.
Grazie al nostro dispositivo possiamo dire che ogni batteria diventa un partner fondamentale per ottenere un’energia più responsabile e duratura.
Il nome che avete dato al vostro progetto in che modo racconta quello che fate?
Abbiamo scelto un gioco di parole che non solo illustrasse il dispositivo che sviluppiamo ma che suggerisse anche l’innovazione che portiamo nel mondo delle batterie. «Wave» evoca la tecnologia che utilizziamo. Le onde, in particolare quelle ultrasoniche, ci consentono di monitorare la salute e la carica delle celle che compongono le batterie. L’esempio che ci viene in mente è quello di un medico che, grazie all’ausilio degli ultrasuoni, controlla la salute di un bambino nel grembo di una donna incinta. È un momento di grande attenzione e cura.
Allo stesso modo, noi ci prendiamo cura delle piccole celle all’interno della nostra «mamma» batteria. Con WaveCELL non ci limitiamo solo a monitorare le celle ma ci impegniamo a garantire che le batterie possano vivere a lungo e funzionare al meglio, proprio come un medico si dedica al benessere dei suoi pazienti.
Da chi è composto il team?
Il nostro team è composto da quattro studenti magistrali appassionati di tecnologia, tutti provenienti dall’Università di Modena e Reggio Emilia.
Ci chiamiamo Athanas Kafia, Yousra Gottih, Samuele Renzi e Jacopo Lacedelli.
Yousra ed io seguiamo il corso di Electronics Engineering, mentre Samuele e Jacopo studiano Advanced Automotive Engineering al MUNER – Motorvehicle University of Emilia Romagna. Ciò che ci accomuna è il desiderio di creare qualcosa di concreto e la voglia di affrontare sfide reali.
Siamo un gruppo unito, desiderosi di lavorare insieme per risolvere problemi complessi con creatività e determinazione. Ma non è solo il progetto a fare da collante tra di noi ma anche la volontà di crescere insieme come futuri imprenditori. La nostra amicizia è diventata il motore che alimenta il nostro impegno, quello che ci spinge a fare la differenza con passione e dedizione.
Come è nata l’idea?
L’idea di WaveCELL è nata quasi per caso durante un percorso volto all’imprenditorialità della nostra università chiamato TACC – Training for Automotive Companies Creation. La sfida che ci veniva posta era quella di creare una startup innovativa. «E se potessimo monitorare le batterie come i medici monitorano la salute delle persone?» mi sono chiesto condividendo l’intuizione con il team. Partiti da questa domanda, lavorando insieme, il progetto ha iniziato a prendere forma.
Ricordo una serata in cui ci siamo trovati a discutere con grande entusiasmo, immaginando come la nostra tecnologia potesse rivoluzionare il mondo delle batterie. Il legame che si è creato tra noi è stato uno dei risultati più belli: ci ha trasformato in un team affiatato.
A che punto siete?
Siamo entusiasti di annunciare che lo scorso giugno abbiamo vinto il TACC, classificandoci al primo posto. Questo risultato ci ha anche permesso di ricevere il premio di Confindustria Emilia per i Giovani Imprenditori 2024, un riconoscimento che consideriamo una spinta fondamentale per portare avanti il nostro progetto e rivoluzionare il settore delle batterie. Nei prossimi mesi abbiamo in programma di costituire una società per realizzare la nostra visione. Attualmente ci stiamo concentrando sul perfezionamento del nostro prototipo.
Il nostro obiettivo è rendere il dispositivo sempre più piccolo, quasi invisibile, ma al tempo stesso sempre più potente. Deve essere sufficientemente compatto da entrare all’interno delle batterie, dove lo spazio è limitato, senza compromettere la precisione. Stiamo lavorando con diverse tipologie di batterie, testando e migliorando continuamente il nostro sensore per garantire prestazioni eccellenti in ogni situazione. È una sfida entusiasmante che non ci spaventa, anzi, ci stimola ogni giorno a fare di più per portare il nostro contributo al settore.
Quali sono i vostri punti di forza e debolezza?
Il nostro principale punto di forza è la precisione: riusciamo a monitorare lo stato di salute e la carica delle batterie con un’accuratezza senza pari. Questo significa che le batterie possono durare più a lungo, evitando sostituzioni non necessarie e contribuendo così a ridurre gli sprechi e a proteggere l’ambiente. Riguardo ai nostri punti deboli, stiamo ancora lavorando sulla miniaturizzazione e sulla riduzione dei costi di produzione. Inoltre, ci mancano figure professionali in ambito economico, finanziario e legale da inserire nel team. Queste sfide richiedono tempo e risorse ma siamo determinati a superarle perché crediamo fermamente nel valore del nostro progetto.
Come vedete il vostro futuro?
Il nostro sogno è vedere WaveCELL diventare una parte fondamentale della transizione verso le energie rinnovabili. Le batterie sono il cuore di questa rivoluzione e noi vogliamo essere i «dottori» che ne garantiscono l’efficienza e la sicurezza. Nel futuro ci vediamo impegnati a migliorare sempre di più la nostra tecnologia e a validarla nel mercato, certi che il nostro lavoro possa dare il contributo per un pianeta più sostenibile.
Il futuro per noi è chiaro: energia pulita, batterie efficienti e un impatto positivo sul mondo.
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