MOMmut, se la voglia di fare impresa nasce tra i banchi di scuola

L’uomo si è evoluto grazie alla curiosità, alla voglia di conoscere. Fermarsi all’immediato vorrebbe dire regredire”. A venti anni Anna Matteucci ha già le idee molto chiare. Ed è questa la convinzione che spinge ogni giorno lei e i suoi compagni ad andare avanti nel loro progetto di impresa.

Tutto nasce due anni fa nel Liceo Scientifico “Paulucci di Calboli” di Forlì. Anna Matteucci, Matilde Zanotti, Benedetta Braghin, Francesca Cortini e Patrizio Appi, studenti del quarto anno, partecipano alla prima edizione della scuola imprenditoriale del Giardino delle Imprese patrocinata dalla Fondazione Golinelli. Sul treno di ritorno dall’ultima giornata di lezione l’idea: iniziano a scherzare sulla fatica di essere genitori e una lampadina si accende nella loro mente. Così creano MOMmut, la culla intelligente: una specie di ‘casina delle api’ che si installa sulla culla con una piccola telecamera a infrarossi che monitora le funzioni del bambino, come respiro e movimenti, e inizia a cullarlo se si sveglia. L’idea si dimostra innovativa: gli altri prodotti sul mercato non lasciano libertà di movimento e non intervengono in caso di necessità. MOMmut si aggiudica così due contest: il Giardino delle Imprese e la categoria giovani della Start Cup Emilia-Romagna 2015.

Oggi Anna, Matilde, Benedetta, Francesca e Patrizio frequentano l’università. E nonostante impegni e distanza hanno ben chiaro il percorso: continuare nello sviluppo del prodotto, partecipare a nuovi bandi e formare una società. A guidarli: il loro entusiasmo, lo stimolo e l’esperienza delle persone che li circondano.