3DFlix – Interviste ai finalisti

Per il ciclo di interviste di approfondimento dei finalisti della Start Cup Emilia-Romagna abbiamo parlato con Giacomo Cacciamani del team di 3DFlix, la piattaforma di sharing di stampanti 3D.

Di che cosa vi occupate?

3DFlix è una piattaforma di sharing di stampanti 3D. Il nome è caratterizzato dall’unione di 3D e Flix: mettiamo insieme in un nome solo il mercato che intendiamo servire e la flessibilità dell’utilizzo della nostra piattaforma. L’idea è infatti quella diventare il punto di incontro tra coloro che possiedono una stampante 3D e quelli che hanno un’idea da realizzare ma non i mezzi e le conoscenze per farlo in un’ottica win-win. I primi avrebbero la possibilità di sfruttare al meglio i tempi morti della macchina mettendola a disposizione di terzi mentre gli altri potrebbero approfittare della disponibilità di chi ha i mezzi e le conoscenze che a loro mancano.

Da chi è composto il team?

Veniamo tutti e tre dall’Università di Modena e Reggio Emilia. Giuseppe Saponaro e Bartolomeo Solito sono entrambi studenti di Ingegneria Gestionale mentre io frequento il corso di Marketing e Organizzazione di Impresa. Quello che ci accomuna è la voglia di fare impresa. Anche se siamo ancora giovani abbiamo esperienza di realtà all’estero e conosciamo bene il mondo produttivo italiano.

Come è nata l’idea?

Durante un periodo di Erasmus in Perù, Giuseppe aveva la necessità di stampare un prototipo di un oggetto in 3D per un progetto universitario. Di fronte a sé, due scelte: poteva o acquistare una stampante 3D studiandone anche il funzionamento oltre che a spendere del denaro oppure rivolgersi a un service, tipo Fablab, pagando una tariffa calcolata su base oraria. In entrambi i casi, per la sua situazione, c’erano comunque varie complicazioni. A quel punto gli venne in mente che mancava una piattaforma che potesse fungere da intermediario tra printers e users. Abbiamo quindi svolto un’attenta analisi di mercato e ci siamo resi conto che questo mercato era scoperto ma che una soluzione di questi tipo poteva risolvere un problema a diverse tipologie di clienti. L’intermediazione troverebbe applicazione sia in ambito B2C che B2B: le esigenze sono le più disparate.

A che punto siete?

Il progetto di 3DFlix prende concretamente forma nel 2020 a seguito della vittoria di uno StartUp Weekend. Nel 2021 invece è stata lanciata la prima versione della piattaforma. A febbraio 2022 è uscita 3DFlix 2.0, una versione nuova con un team diverso e una community sempre più grande. Al momento contiamo circa 500 utenti attivi al mese e 100 printer che offrono il loro miglior servizio.
A livello operativo l’area IT si sta occupando dello sviluppo della piattaforma B2B, dell’ottimizzazione e correzione dei bug della piattaforma B2C già online. L’area marketing, invece, la più consistente, crea ogni giorno nuovi contenuti per i social e si occupa del copywriting del blog. La parte amministrativa, invece, affidata a Giuseppe che cura anche i rapporti con l’esterno, è alla costante ricerca di bandi e di nuovi finanziamenti.

Quali sono i vostri punti di forza e i vostri punti di debolezza?

Il nostro punto di forza è sicuramente il team: siamo appassionati di ciò che facciamo, sempre aperti a nuove idee e con tanta voglia di migliorare grazie ai feedback dei nostri utenti. Crediamo fortemente nelle sinergie e proveniamo da tutta Italia: la nostra parola d’ordine è contaminazione. Il nostro punto di debolezza è quello che accomuna tutte le aziende che fanno da intermediario: il controllo qualità. È molto difficile monitorare la correttezza degli output che saranno consegnati agli utenti finali ma non impossibile. Per questo motivo, abbiamo studiato un meccanismo tale da evitare spiacevoli inconvenienti in quanto la qualità è cruciale, specialmente se si parla in ottica B2B.

Qual è il vostro bilancio del percorso della Start Cup?

Ci ha aiutato a crescere sia personalmente che professionalmente in quanto, grazie alle sessioni di coaching, abbiamo avuto la possibilità di confrontarsi e mettere in discussione la nostra idea imprenditoriale. Inoltre, la sessione di mentoring e la stesura del business plan ci ha permesso di «mettere i piedi a terra» alla nostra startup partendo dalla fase di validazione e di ricerca di mercato fino ad arrivare a quella di financials, la quale non avevamo mai affrontato prima. Indipendentemente dal risultato, Start Cup Emilia-Romagna ci ha dato la possibilità di rendere più nitida la strada che 3DFlix intraprenderà nel futuro: questo non è affatto scontato quando si parla di startup.

Cosa vedete nel vostro futuro?

Nel breve periodo sicuramente duro dovremo lavorare duramente per lo sviluppo delle piattaforme B2C e B2B. Grazie alle sinergie tra l’area IT e l’area marketing, svilupperemo un piano commerciale volto al raggiungimento di più utenti possibili nella piattaforma B2C. Uno dei target che vorremmo raggiungere sono gli studenti universitari: sono infatti previste partnership con diversi atenei italiani volte a diffondere e insegnare la grande potenzialità che la stampa 3D offre. Per quanto riguarda il B2B, crediamo che nel futuro diventerà il nostro main business e puntiamo ad avere clienti prestigiosi come multinazionali che decideranno di avvalersi del nostro servizio sia per progettare modelli 3D che per realizzare prodotti. Parliamo di settori come l’aeronautica, l’automotive ma anche il medicale potrà contare su un servizio professionale di alta qualità.

Leggi tutte le interviste ai finalisti dell’edizione 2022 della Start Cup a questo link.