VERSO IL PNI 2022 – RoboSECT e maTERia

A pochi giorni dalla finale del Premio Nazionale per l’Innovazione, che si svolgerà a L’Aquila l’1 e il 2 dicembre 2022, abbiamo raggiunto i team dei progetti arrivati sul podio della Start Cup Emilia-Romagna per conoscere gli sviluppi della loro idea imprenditoriale basata sulla ricerca.

Sono Robotizr, LP Tech, Robosect e maTERia le quattro startup che rappresenteranno l’Emilia-Romagna al premio più importante business plan competition d’Italia.

Ecco cosa ci hanno risposto Alessio Caporali di RoboSECT e Gioia Fusaro di maTERia.

Cosa è successo dalla finale a oggi?

Alessio Caporali di RoboSECT: «Essere arrivati al terzo posto nella StartCup Emilia-Romagna ha sicuramente rappresentato un ottimo risultato in termini di visibilità e di consapevolezza. Abbiamo percepito molto interesse da parte della giuria e anche delle aziende del territorio, tanto che con alcune di queste abbiamo cominciato anche un dialogo: di questo non possiamo che esserne contenti e soddisfatti. Abbiamo inoltre cominciato a stringere relazioni con possibili investitori. Parallelamente stiamo portando avanti i contatti con gli uffici dedicati dell’Università di Bologna per ufficializzare la costituzione del nostro progetto imprenditoriale come spin-off universitario».

Gioia Fusaro di maTERia: «La finale regionale ci ha proiettati in una nuova fase di crescita. Dai feedback sul palco a quelli del dopo evento, abbiamo avuto tanti spunti per migliorare la nostra proposta di business idea. Alcuni contatti adesso sono in fase di approfondimento e crediamo che possano essere un primo passo per portare le nuove tecnologie metamateriali in tutte le case degli italiani».

In vista del PNI avete cambiato qualcosa del vostro progetto?

Alessio Caporali di RoboSECT: «A seguito della StartCup abbiamo deciso di approfondire ulteriormente il modello di business del progetto. Questo ci ha portato ad analizzare più nel dettaglio il mercato portandoci a introdurre un secondo business da utilizzare congiuntamente alla nostra idea iniziale. Abbiamo inoltre costruito e pubblicato online una prima versione del sito web del progetto in modo da pubblicizzare RoboSECT e favorire possibili contatti con partners e investitori interessati».

Gioia Fusaro di maTERia: «Le indicazioni che ci sono state date da coloro che assistevano alla finale regionale ci hanno non solo permesso di specializzare la nostra proposta di business ma ci hanno motivato ancora di più nel percorso che abbiamo intrapreso solo qualche mese fa. Il nostro business model è stato significativamente migliorato e la tecnologia che proponiamo è stata resa ancor più scalabile».

Quali sono le aspettative nei confronti del PNI? Vi sentite pronti?

Alessio Caporali di RoboSECT: «Il PNI vedrà la partecipazione dei progetti più validi a livello nazionale e questo per noi rappresenta una sfida difficile ma al contempo stimolante. Noi siamo comunque prontissimi ad affrontarla con ottimismo e a sfruttare tutte le opportunità che la competizione ci presenterà. Il PNI sarà infatti uno spazio importante per promuovere RoboSECT davanti a un pubblico nuovo, dove ricevere consigli e suggerimenti e stringere nuovi contatti».

Gioia Fusaro di maTERia: «Siamo pronti ad affrontare questa nuova fase di crescita. Vogliamo conoscere le altre realtà innovative italiane con cui saremo in competizione per stringere nuovi contatti con loro e con il pubblico di esperti che assisterà. La sfida più grande che ci proponiamo di raggiungere entro il 2 Dicembre è quella di far conoscere a tutti la nostra tecnologia metamateriale che permette allo stesso tempo la ventilazione e l’attenuazione del suono».

Durante il percorso avete avuto modo di incontrare mentor e rappresentanti del mondo industriale. Ci potete raccontare come andata?

Alessio Caporali di RoboSECT: «Gli incontri sono stati tutti molto positivi e costruttivi. Abbiamo potuto riscontrare un grande interesse nella nostra soluzione sia da PMI che da parte di grosse e consolidate realtà del territorio. Inoltre sono stati molto utili per validare la nostra soluzione e ricevere consigli e suggerimenti circa le funzionalità e le caratteristiche aggiuntive da implementare per valorizzare al meglio il nostro prodotto. Infine, questa opportunità ci ha permesso di rivalutare alcuni aspetti del nostro piano finanziario in modo da renderlo più centrato per la realtà industriale di riferimento».

Gioia Fusaro di maTERia: «Ciascun incontro è stato fonte di grande ispirazione e crescita per noi tanto abbiamo potuto quindi migliorare anche il nostro business plan e il metodo di comunicazione della tecnologia. Siamo riusciti ad avere un riscontro concreto della fattibilità del nostro progetto e a stringere nuovi contatti chiave per futuri sviluppi di maTERia».

Che tipo di supporto avete ricevuto da ART-ER o da altri soggetti del territorio che si occupano di startup?

Alessio Caporali di RoboSECT: «ART-ER è stato molto utile per la continua formazione e per la possibilità di mantenere i contatti e organizzare gli incontri con alcune figure interessate al progetto. Al momento non abbiamo ancora avuto contatti con incubatori o acceleratori ma è nostra intenzione muoverci a riguardo nel prossimo futuro».

Gioia Fusaro di maTERia: «ART-ER è stata una grande piattaforma di lancio per maTERia. Siamo stati presi per mano quando ancora avevamo solo una business idea e siamo stati sostenuti perché hanno creduto nei nostri progetti. Non avremmo mai pensato di trovare un gruppo così appassionato oltre che competente».