Il team di AREA S3: ecco gli esperti in aiuto ai candidati

Volete chiarimenti sul bando della Start Cup Emilia-Romagna o volete parlare con qualcuno che vi aiuti a capire le potenzialità del vostro progetto d’impresa? Se la risposta è sì, sappiate che ART-ER è presente in tutte le AREE S3 all’interno dei Tecnopoli delle province emiliano-romagnole, con un team di giovani esperti in grado di supportarvi nella candidatura.

Si tratta di persone con preparazione ed esperienza nella creazione d’impresa e che conoscono i singoli territori, vantaggio questo non da poco anche nell’ottica di consigli e opportunità mirate.

Per aiutarvi a vincere dubbi o resistenze abbiamo pensato di farveli conoscere: dietro ad ogni vostra domanda ci sono loro e se volete, non esitate a contattarli!

Conosciamo i referenti di AREA S3 di Piacenza, Ferrara, Modena e Reggio Emilia. Se invece volete conoscere chi può seguirvi su Ravenna, Rimini e Forlì – Cesena, Parma e Bologna cliccate qui.

Nella pagina staff trovate i riferimenti per contattarci.

Chi sono

Luca Piccinno (AREAS3 Piacenza)

Ho dedicato l’intero percorso universitario al marketing, all’innovazione e allo sviluppo locale e anche i successivi master. Ho iniziato con il programma Spinner e poi dal 2016 lavoro per ART-ER nell’Area S3. Innovazione e creatività sono interessi che esulano anche dal mio lavoro: mi diverto infatti anche con gli amici a lanciare progetti un po’ folli.

 

Sofia Miceli (AREAS3 Ferrara)

 

Laureata in Giurisprudenza, sono approdata in ART-ER nel 2009 dopo un Master sulle politiche europee in tema di Ricerca ed Innovazione. In ART-ER ho iniziato subito a occuparmi di Capitale Umano ma ho avuto anche l’opportunità di lavorare in diverse Unità ed acquisire competenze sul fronte dell’innovazione a 360°.
Le persone, la valorizzazione delle loro competenze e i percorsi di crescita professionale rimangono sempre e comunque la mia passione.

 

Lara Porciatti (AREA S3 Modena)

Sono laureata in Relazioni Internazionali, Comunicazione Interculturale e mi sono specializzata in programmazione e valutazione di programmi strutturali ed europei. Sono una new entry in ART-ER dove lavoro dal 2019 dopo aver maturato esperienze in contesti internazionali e in Toscana. In ART-ER mi occupo di competenze e capitale umano nella gestione di progetti regionali e internazionali.

 

Fabiana Iurescia (AREA S3 Reggio Emilia)

Ho una formazione economica e una laurea specialistica in Management Internazionale. Ho collaborato in centri per il trasferimento tecnologico e di supporto alla creazione di impresa, a livello locale ed internazionale. Lavoro in ART-ER dal 2016, da quando sono stati aperti gli Spazi AREA S3 all’interno dei Tecnopoli e come Unità Competenze per l’Innovazione promuoviamo tra i giovani iniziative formativo-professionali legate all’innovazione e di supporto allo sviluppo di nuovi progetti e idee, valorizzando le loro competenze.

 

Qual è la caratteristica di un aspirante startupper che apprezzi di più? 

Luca: Lo startupper per me deve essere creativo, open-minded ma soprattutto deve essere distruttore di modelli consolidati pensandone sempre di nuovi.

Sofia: Il coraggio, l’entusiasmo e l’ottimismo. Credo che il successo di uno startupper dipenda dalla mentalità e dall’inclinazione alla positività, al credere fino in fondo nella propria idea.

Lara: Ciò che caratterizza il cosiddetto mindset imprenditoriale: la determinazione, la capacità di rispondere a sfide e la voglia di mettersi in gioco. Credo che il successo di uno startupper dipenda da una combinazione oculata di alcuni fattori: l’attitudine a lanciare il cuore oltre l’ostacolo prendendo in considerazione il contesto di riferimento, sapendo rimettere in discussione anche la propria idea iniziale.

Fabiana: Di sicuro l’entusiasmo, specie quello della fase iniziale in cui desiderano sapere come muoversi e quali step sono subito da seguire. Mi piace vedere il coraggio che dimostrano nell’affrontare questa sfida.

Qual è la dote che le persone che hai supportato nei primi step della Start Cup ti hanno riconosciuto?

Luca: Non starebbe a me dirlo ma in diversi casi mi hanno ringraziato per aver tirato fuori il meglio non solo dall’idea presentata dal team ma anche da loro stessi nell’ottica di costruire un progetto di valore.

Sofia: Sono alla prima edizione della StartCup ma ho seguito per molto tempo il tema dell’innovazione e di imprese innovative nell’ambito dell’ Agrifood. In generale penso di essere una persona molto orientata al problem solving e quindi disposta ad ascoltare e a mettere in campo l’esperienza maturata per contribuire a raggiungere l’obiettivo.

Lara: Anch’io come Sofia sono alle prese con la prima Start Cup. Tuttavia, nelle mie precedenti esperienze a supporto di aspiranti imprenditori credo che le persone con cui sono in contatto nell’ambito delle mie attività riconoscano in me la disponibilità e la capacità di collegare le opportunità esistenti ai bisogni espressi.

Fabiana: Mi dicono spesso che sono una persona chiara e precisa. Poi l’empatia intesa come la capacità di mettermi nei panni di chi ho di fronte cercando di orientarli al meglio verso tutte le opportunità che ci sono in campo.

In che modo convinceresti un team a partecipare alla Start Cup?

Luca: È un modo per mettere alla prova un’idea anche grazie al confronto con noi di ART-ER. Consiglierei comunque di provarci perché non c’è nulla da perdere ma solo da guadagnare.

Sofia: La Start Cup è un’occasione da tanti punti di vista. Serve per testare la propria idea e se stessi come futuri imprenditori, per verificare la fattibilità dell’idea, arricchendo le proprie competenze e allargando la propria rete. Insomma un’opportunità da non perdere!

Lara: La Start Cup è una buona occasione per provarci, per allargare il proprio network e per approfondire le opportunità ma anche i limiti di un’idea attraverso la guida di esperti. È una grande opportunità per lanciarsi ma con un bel paracadute!

Fabiana
: Direi di sicuro che i frutti si raccolgono a fine percorso e sono soprattutto in termini di formazione e supporto. È questo infatti l’aspetto da non sottovalutare, al di là della competizione che permette al team di mettersi in gioco affrontando varie sfide.

Se fossi startupper, di che cosa ti occuperesti?

Luca: Non avrei un settore in particolare ma farei innovazione e cercherei di ritagliarmi una nuova fetta di mercato anche se è molto difficile.

Sofia: Di qualcosa legato al «Food», senza dubbio.

Lara: Probabilmente il mio settore sarebbe quello dell’«Education».

Fabiana: Confesso di non essermi mai messa nei panni di chi sta dall’altro lato della scrivania ma pensandoci forse opererei nell’ambito biomedicale. Conosco da vicino per questioni familiari alcune problematiche legate a persone con difficoltà motorie e se ne avessi le competenze cercherei soluzioni per la gestione della vita di tutti i giorni anche da un punto di vista sociale.

 

La tua più grande soddisfazione personale legata alla Start Cup?

Luca: L’aver contribuito a creare un network locale di persone, di innovatori e di startupper che in molti casi ho affiancato per far crescere la loro idea di impresa. Spesso e volentieri si scambiano opinioni o collaborano grazie alle diverse attività di animazione che faccio sul territorio.

Sofia: Posso dire che mi piace incoraggiare i giovani a osare di più. Quindi la più grande soddisfazione sarebbe quella di far emergere dal territorio di Ferrara le risorse e le competenze che ci sono.

Lara: Nell’ambito delle attività di supporto ad aspiranti imprenditori sul territorio di Modena, mi sento soddisfatta se la persona o il team arrivano confusi e un po’ spaventati ed escono più sicuri e con la voglia di provarci.

Fabiana: Quando mi ringraziano per il supporto che ho offerto ai team che ho incontrato. All’inizio credevo fosse una cosa banale ma ricevendo gli stessi feedback ho cominciato a credere che fosse vero. Fare chiarezza su tutte le opportunità che non si conoscono è uno degli aspetti che più mi piace del mio lavoro.

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