Verso il PNI 2022 – Robotizr e LPTech

A pochi giorni dalla finale del Premio Nazionale per l’Innovazione che si svolgerà a L’Aquila l’1 e il 2 dicembre 2022, abbiamo raggiunto i team dei progetti arrivati sul podio della Start Cup Emilia-Romagna per conoscere gli sviluppi della loro idea imprenditoriale basata sulla ricerca.

Sono Robotizr, LP Tech, Robosect e maTERia le quattro startup che rappresenteranno l’Emilia-Romagna al premio più importante business plan competition d’Italia.

Ecco cosa ci hanno risposto Marco Bàssoli di  Robotizr e Andrea Lombardo di LP Tech.

Cosa è successo dalla finale a oggi?

 Marco Bàssoli di Robotizr: «Siamo entrati in contatto con molte realtà interessanti ma soprattutto interessate al nostro progetto. La nostra necessità più forte prima della finale era la realizzazione di una prima applicazione in ambiente industriale. Ad oggi possiamo dirci decisamente soddisfatti: abbiamo tavoli aperti con tre grandi aziende del territorio e due centri per l’innovazione industriale, il Digital Automation Lab di Reggio Emilia, per citarne uno, con l’obiettivo di effettuare le prime installazioni prototipali. Il nostro percorso ha anche suscitato l’interesse di investitori early stage, mondo in cui ci stiamo addentrando e che stiamo imparando a conoscere».

Andrea Lombardo di LP Tech: «Dal 19 ottobre ad oggi, oltre all’entusiasmo derivante dal percorso fin qui, si è aggiunta la concretezza alle ipotesi e ai ragionamenti messi nero su bianco nel business plan. Il team sta preparando il terreno per costituire la società già a dicembre e contestualmente per iniziare la pratica per il deposito di brevetto. Ci avviamo verso un anno, il 2023, che vedrà nascere una realtà innovativa, radicata e proveniente dal territorio, resa possibile anche grazie al supporto di molti. Siamo orgogliosi di poter affermare che abbiamo preso contatti con importanti aziende della regione, sia pubbliche che private, che hanno dimostrato volontà di supportare LP Tech a nascere e crescere, e ciò è per noi una spinta importantissima. Infine, dopo la finale, siamo stati invitati a partecipare a un’altra business competition che si terrà nel corso del prossimo anno, alla quale cercheremo di dare il nostro meglio.

 In vista del PNI avete cambiato qualcosa del vostro progetto?

 Marco Bàssoli di Robotizr: «La modifica più importante che abbiamo fatto riguarda l’offerta commerciale. Dopo aver parlato con le prime aziende ci siamo resi conto che l’assistenza tecnica post-vendita sarebbe stato un valore aggiunto per loro, quindi ci stiamo strutturando per erogare anche quel tipo di servizio».

 Andrea Lombardo di LP Tech: «Il cambiamento più significativo riguarda principalmente le proiezioni finanziarie all’interno del business plan, sarebbe a dire le abbiamo organizzate in maniera differente. Inoltre, nell’ultimo periodo abbiamo avuto occasione di confrontarci su alcuni temi focali del business plan con persone esperte e di rilievo nel settore, che ci hanno fornito indicazioni preziose».

 Quali sono le aspettative nei confronti del PNI? Vi sentite pronti?

 Marco Bàssoli di Robotizr: «Il nostro obiettivo principale rimane sempre lo stesso: estendere il nostro network e farci conoscere per aumentare i contatti con aziende e potenziali clienti. La scaramanzia rimane poi d’obbligo sul premio: siamo pur sempre una startup Made in Italy!».

 Andrea Lombardo di LP Tech: «Noi ci sentiamo pronti e giocheremo tutte le carte a nostra disposizione. Confidiamo inoltre nella possibilità di confrontarci con altre realtà per creare rete e ampliare le nostre conoscenze».

 Durante il percorso avete avuto modo di incontrare mentor e rappresentanti del mondo industriale. Ci potete raccontare come andata?

 Marco Bàssoli di Robotizr: «Non ci stancheremo mai di ripetere quanto riteniamo di valore il confronto con aziende e stakeholders del panorama industriale sin dalle prime fasi di un’idea. Per questo motivo abbiamo apprezzato il momento di incontro organizzato da Start Cup Emilia-Romagna. Sono stati momenti di crescita che ci hanno aiutato a capire come rapportarci e come interagire con il pragmatismo che caratterizza il settore industriale in cui ci collochiamo».

 Andrea Lombardo di LP Tech: «Il nostro bilancio è positivo: abbiamo ottenuto molti feedback di cui stiamo facendo tesoro ma non solo. Abbiamo cominciato a prendere contatti con una bellissima realtà regionale con cui speriamo di iniziare presto una collaborazione».

 Che tipo di supporto avete ricevuto da ART-ER o da altri soggetti del territorio che si occupano di startup?

 Marco Bàssoli di Robotizr: «Ammetto che come team sono ormai tre anni che abusiamo dei servizi di ART-ER. Scherzo! Abbiamo in effetti un ottimo rapporto con i referenti sul territorio degli Spazi Area S3 di Piacenza e Parma, Luca Piccinno e Alain Marenghi, con i quali ci confrontiamo spesso sui nostri vari progetti. Andando in ordine di tempo, prima di candidarci alla Start Cup,  grazie ad ART-ER abbiamo avuto la possibilità di partecipare all’iniziativa Future Farm, nell’ambito di Tomato World di Piacenza, dedicata ad attività di networking, approfondimenti tematici e matching con professionisti e investitori, avendo così la possibilità di fare una prima dimostrazione del progetto davanti a un pubblico di potenziali interessati quando ancora ci chiamavamo Beast Technologies e non ancora Robotizr. A giugno scorso abbiamo avuto la possibilità di partecipare al PhD2B, un momento di confronto tra aziende e dottorandi, ospitato all’interno dell’evento R2B. Il framework basato su gruppi di lavoro ci ha permesso di raccontare la nostra idea a importanti aziende del territorio e colleghi dottorandi come noi. Da lì abbiamo potuto effettuare una prima validazione, raccogliere feedback e capire che la difficoltà nella programmazione dei macchinari industriali è un problema realmente diffuso. E questo è stato un passaggio cruciale in vista della finale della Start Cup. In questo momento, stiamo gestendo il confronto con i primi investitori ancora una volta con il supporto di ART-ER. In particolare, attraverso la master class Come prepararsi per un round di investimento. Dalla lettera d’intenti al closing e valutazione delle alternative” collegata al percorso de Le Serre di ART-ER. È un percorso che ci sta aiutando a valutare e a interpretare, se così si può dire, i contenuti delle bozze di contratto che ci stanno arrivando per capire su quali punti possiamo trattare e ottenere condizioni più favorevoli. Tutto ciò per noi è una grande mano perché, essendo una startup alle prime armi, su certi fronti ci possiamo ancora considerare inesperti. Stiamo inoltre continuando a dialogare con il Tech-Up Accelerator del Tecnopolo di Reggio Emilia e con il Digital Automation Lab: la collaborazione che abbiamo con loro si può tradurre con un’agevolazione sul piano dei contatti con le aziende e nello sviluppo tecnico del nostro prodotto. Per finire, almeno per il momento, posso citare la piattaforma EROI. A novembre è stata lanciata una sfida per la community di innovatori con l’obiettivo di trovare aziende interessate a testare il nostro prodotto in ambiente produttivo e ad avviare una collaborazione per il suo sviluppo. La sfida rimarrà aperta fino ad aprile 2023. Poi a giorni c’è la prova del PNI: siamo certi che, al di là del risultato, noi su ART-ER potremo fare sempre affidamento. Lo consiglio a tutti gli startupper come noi ma anche a chi ha un progetto nel cassetto e non sa che ancora che forma dargli. Fatevi avanti senza avere timore: chi l’avrebbe mai detto tre anni fa che saremmo arrivati fin qui?»

 Andrea Lombardo di LP Tech: «Abbiamo ricevuto contatti da parte di incubatori e acceleratori del territorio e stiamo valutando a fondo la proposta. ART-ER, in particolar modo, ha svolto un ruolo fondamentale nella nostra crescita, supportandoci per tutto il percorso della Start-Cup».